La qualità del Diamante è influenzata da 4 caratteristiche (le 4 C):
il peso (carat), il colore (colour), la purezza (clarity), il taglio (cut)
I diamanti si pesano in carati. Un carato corrisponde a 1/5 di grammo.
La classificazione del colore viene eseguita attraverso l’uso di una scala di colore.
La scala suddivide i colori in 10 diverse lettere a partire dalla lettera D che identifica le gemme del tutto incolore e trasparenti (bianco eccezionale +) fino ad arrivare alla lettera Z (pietra colorita). Oltre alla lettera Z le pietre vengono catalogate come FANCY (fantasia) che esulano dalla classificazione tradizionale di colore e ricevono diverse valutazioni e quotazioni.
Quasi tutti i diamanti presentano delle disomogeneità strutturali o dei piccoli cristalli di diversa natura e queste imperfezioni vengono chiamate “inclusioni”. Ad influenzare la qualità della pietra non è solo però la presenza più o meno consistente di tali inclusioni ma anche il colore, il numero e la dimensione delle stesse. Esiste una scala di riferimento per la classificazione della purezza del diamante che divide i diversi diamanti in base alle caratteristiche delle inclusioni appena citate:
FLAWLESS
INTERNALLY FLAWLESS
VERY VERY SLIGHTLY INCLUDED
VERY SLIGHTLY INCLUDED
SLIGHTLY INCLUDED
SLIGHTLY INCLUDED
INCLUDED
INCLUDED
Il taglio è una caratteristica della pietra che rispetto alle altre è riconducibile direttamente all’influenza dell’uomo. Il diverso taglio ha un’influenza diretta sulla luminosità e brillantezza della pietra. Relativamente al taglio si possono fare due distinte considerazioni:
una legata alla forma che viene data alla pietra, in questo senso possiamo identificare tagli come:
Taglio brillante
Taglio ovale
Taglio marquise
Taglio goccia
Taglio cuore
Taglio smeraldo
Una legata alle proporzioni del taglio. Che sono fondamentali perché determinano i diversi gradi di scintillio di un diamante indipendentemente dalla forma. Sotto questo punto di vista si possono identificare: