La composizione dell'oro
Siamo in molti a possedere dei dubbi su quanto sia puro l’oro di cui sono fatti i gioielli che acquistiamo. A tal proposito si parla di “caratura” dell’oro, talvolta espressa anche in percentuali di millesimi diverse. Cercheremo di spiegare in maniera più semplice il significato di questi termini e come comprendere il valore di ciò che acquistate. L’oro è il metallo più duttile e più malleabile noto, che per prendere le forme in cui noi lo conosciamo ed ammiriamo necessita di essere lavorato in lega con altri metalli, che gli conferiscono maggiore resistenza. Tra i vari metalli che vengono legati con l’oro troviamo l’argento, il rame e il piombo che, inoltre, combinati in varie percentuali aiutano a donare ai nostri gioielli quelle colorazioni che vanno dal giallo, al rosè, al bianco, che altrimenti in natura non esisterebbero.
Per definire la caratura dell’oro dobbiamo sapere che la sua lega è costituita di 1000 parti. Nel caso dell’oro 18 carati ciò significa che 750 parti sono formate di oro, mentre le altre 250 parti sono costituite in misure differenti da altri metalli. In questo caso, infatti, potremmo sentire parlare di “Oro 750‰”.
Nello caso specifico, per esempio, nell’oro rosè il rame è preponderante sugli altri metalli che si uniscono all’oro, mentre nell’oro bianco prevalgono l’argento e il palladio.
La “caratura” ( kt ) è perciò il valore, o meglio il “titolo” che determina la qualità dell’oggetto in base alla quantità di oro presente all’interno della lega. Di seguito alcuni esempi di diverso titolo dell’oro:
- Oro 24kt : 999‰ di oro
- Oro 18kt: 750‰ di oro + 250‰ di altri metalli
- Oro 14kt: 585‰ di oro + 415‰ di altri metalli
- Oro 9kt: 375‰ di oro + 625‰ di altri metalli.
Di qui si deduce che più la percentuale è alta più è alto il valore che l’oggetto acquista.
Ciò ovviamente non basta, perché a tutto questo si unisce la mano esperta degli orafi italiani che da secoli creano piccole grandi opere d’arte, che uniscono l’ingegno alla creatività, all’eleganza e al gusto raffinato senza tempo.